Coronavirus, sono tre i contagiati a Lodi: 38enne ricoverato, è grave
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Direttore: Alessandro Plateroti

Coronavirus, i contagiati a Lodi sono sei

Ambulanza

Un italiano di 38 anni è risultato positivo al test del coronavirus. L’uomo è ricoverato all’ospedale di Codogno, non è mai stato in Cina. Contagiati anche la moglie e un amico.

LODI – C’è un caso di coronavirus in Lombardia. Si tratta di un 38enne, il quale è stato ricoverato al nosocomio di Codogno, in provincia di Lodi. L’uomo è risultato positivo al test, dopo che giovedì si è presentato al pronto soccorso. Dalle prime notizie filtra che il soggetto non è mai stato in Cina ma risulta aver avuto contatti con persone di rientro dal Paese asiatico.

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Caso di coronavirus in Lombardia

Sono in corso le controanalisi a cura dell’Istituto Superiore di Sanità“, ha detto l’assessore al Welfare della Regione Giulio Gallera aggiungendo che l’italiano “è ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Codogno i cui accessi al Pronto Soccorso e le cui attività programmate, a livello cautelativo, sono attualmente interrotte“.

Le condizioni di salute del paziente

Stando a quanto appreso, le condizioni di salute del paziente sarebbero gravi. Il soggetto è ricoverato nel reparto di terapia intensiva e presenta una insufficienza respiratoria.

Contatti con altre persone: altri due contagiati

Al momento le autorità sanitarie stanno ricostruendo i suoi spostamenti. “Le persone che sono state a contatto con il paziente – ha aggiunto l’assessore – sono in fase di individuazione e sottoposte a controlli specifici e alle misure necessarie“. Una conferenza stampa è prevista per la mattina di venerdì 21 febbraio, ad un orario che sarà comunicato in seguito.

Stando a quanto emerso nella mattinata del 21 febbraio, ci sarebbero anche altri due contagiati. Si tratterebbe della moglie del 38enne e di una terza persona che si sarebbe recata volontariamente in ospedale presentando sintomi della polmonite. Il paziente avrebbe avuto contatti con il trentottenne. Stando alle prime informazioni raccolte, la donna sarebbe incinta.

“Si invitano tutti i cittadini di Castiglione d’Adda e di Codogno, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali. Per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori l’indicazione perentoria è di non recarsi in pronto soccorso ma di contattare direttamente il numero 112 che valuterà ogni singola situazione e attiverà percorsi specifici per il trasporto nelle strutture sanitarie preposte oppure ad eseguire eventualmente i test necessari a domicilio. È attiva da ieri sera una task force regionale che sta operando in stretto contatto con il Ministero della Salute e con la Protezione Civile. La maggior parte dei contatti delle persone risultate positive al Coronavirus è stata individuata e sottoposta agli accertamenti e alle misure necessarie”, recita il comunicato dell’Assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera.

Coronavirus

Fine della quarantena alla Cecchignola

Nel frattempo, è terminata la quarantena per i 55 italiani rientrati a Roma da Wuhan lo scorso 3 febbraio. Diciotto giorni sempre con guanti e mascherine, isolati dal resto del mondo. I connazionali erano isolati anche tra di loro per evitare un propagarsi degli effetti negativi del coronavirus. Ieri, finalmente, le porte della città militarizzata della Cecchignola si sono aperte…

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ultimo aggiornamento: 21 Febbraio 2020 12:52

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